(la gazzetta della spezia) Un gruppo di studenti del Parentucelli Arzelà di Sarzana, nell’ambito di un progetto di Pcto (Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento) coordinato da Anpi, per celebrare il giorno della Liberazione, si è incamminata sulle orme di Rudolf Jacobs dalla Bradia a Carignano Canepari.
L’iniziativa rientrava nell’ambito dell’incontro tra il mondo della scuola e il progetto culturale della Gropper Film di Darmstadt impegnata in un documentario sulla figura di Rudolf Jacobs, l’ufficiale della Marina tedesca che nel settembre del 1944 decise di passare nelle file della Resistenza, pagando la sua scelta con la vita, il 3 novembre dello stesso anno, nell’assalto alla sede delle Camicie Nere di Sarzana.
Il cortometraggio, alla base del progetto, con gli studenti tra i protagonisti sarzanesi, verrà trasmesso dal Canale ‘ArteTv’ il 25 aprile del prossimo anno e si intitolerà “Bella ciao”, ricostruendo queste vicende della resistenza.
Tante le persone coinvolte nella giornata del 23 aprile: la nipote di Rudolf Jacobs, Claudia, lo storico Carlo Greppi, autore del libro “Il buon tedesco”, l’ANPI di Sarzana, la troupe con gli autori Christian Gropper, Carla Ronga, Francesco Leitner, l’operatore Florian Ropers e gli allievi del Parentucelli Arzelà con i loro docenti.
L’Istituto Parentucelli Arzelà sta anche portando avanti da tempo un gemellaggio con l’Istituto Bose di Brema nel quale Jacobs fu studente.
Il gruppo, coadiuvato da membri del CAI di Sarzana, si è mosso dal luogo del primo incontro tra Jacobs e i partigiani presso il torrente Calcandola, avvenuto una sera di settembre del 1944, per risalire tutti insieme uno dei principali sentieri usati dalla Resistenza sino a Canepari, dove si trovava il comando operativo della Brigata Muccini.
Lungo il percorso sono state deposte rose sulle lapidi che ricordano i partigiani uccisi in quel luogo e gli interventi di Carlo Greppi e dei rappresentanti dell ‘ANPI, Susanna Chiappucci e Denise Murgia, hanno raccontato la straordinaria storia del bellissimo e tragico incontro tra chi combatteva da tempo il nazifascismo e chi aveva capito di non voler più far parte della tirannide.
A Canepari, nella piazzetta dove si trova la casa dove Jacobs visse per due mesi (oggi luogo di valore storico, attuale residenza dell’accogliente Fiorella Arfanotti) e l’edificio dove aveva sede il Comando di Brigata, la comitiva è stata accolta dalle note “resistenti” di Livio ed Egildo.
Poi, al centro sociale di Canepari dove Carlo Greppi e Claudia Jacobs hanno dialogato cercando di ricostruire, da punti di osservazione diversi, la figura di Rudolf. Infine, Claudia Jacobs si rivolge direttamente agli studenti: il futuro dipende ora dalle vostre scelte, non siate indifferenti alla politica, alla cosa pubblica, voi potete cambiare le cose.
Amministratore